All’interno del seguente articolo vi illustreremo quali sono i casi in cui è possibile chiedere la disdetta del canone RAI.
Il canone Rai, o canone televisivo italiano, è una tassa sul possedimento di apparecchiature che consentono di fruire dei segnali di radioaudizione televisivi nazionali.
Si tratta, in sostanza, di una tassa dovuta al fatto che, semplicemente, un utente possiede dei dispositivi in grado di sintonizzarlo sia sui canali radio che video.
La tassa viene applicata a prescindere da se l’utente utilizzi o meno, realmente, tali apparecchi, è costretto comunque a pagarla in ogni caso.
Ci sono comunque dei casi che permettono di disdire il canone Rai senza alcun tipo di problema: per esempio, alcune categorie di utenti sono automaticamente esonerate dal pagamento della tassa (chi ha più di 75 anni, chi ha una fascia di reddito minima, chi vende e ripara TV, i militari sia di cittadinanza, ecc).
Sembrerebbe che alcune manovre legislative vorrebbero portare al pagamento del canone Rai mediante addebito sulla bolletta della luce, per un ammontare complessivo di 65 euro: a pagare, in questo caso, sarebbero anche tutti i possessori di smartphone, tablet e pc, in quanto mezzo per poter vedere programmi delle reti nazionali in diretta/streaming tramite internet.
Quali sono i servizi inclusi nel canone Rai
Il pagamento del canone Rai permette di utilizzare a proprio piacimento tutti gli apparecchi capaci di trasmettere reti audovisive nazionali: vengono inclusi, nel pacchetto, tutti i televisori presenti in ogni casa ma anche eventuali dispositivi in più, capaci di far vedere le reti nazionali.
In particolare, con le ultime normative, sono tassati tutti i dispositivi con sintonizzatore DVB-H: sono inclusi i modelli di TV di ultima generazione, ma anche gli smartphone che includano questa tecnologia.
Attualmente non è ancora passata la legge che comporterebbe la tassazione anche dei prodotti, quali tablet, smartphone e pc, in grado di favorire l’utente attraverso lo streaming mediante connessione Internet.
Come disdire il proprio abbonamento Rai
Come abbiamo precedentemente accennato, esistono delle speciali categorie che vengono automaticamente esonerate dal dovuto pagamento del canone Rai. Nello specifico parliamo di:
- Persone che abbiano compiuto 75 anni di età, non conviventi con altri soggetti (a eccezione del proprio coniuge, ma con redditi differenti) e con un reddito non superiore ai 516,46 euro mensili.
- Militari delle Forze Armate italiane, solo per ospedali militari, case del soldato e sale convegno dei militari. Anche i militari stranieri delle Forze Nato possono richiedere l’esonero.
- Agenti diplomatici e consolari.
- Rivenditori e riparatori TV
I casi in cui l’utente può richiedere la disdetta dall’abbonamento Rai
Ci sono specifici casi in cui è possibile richiedere la disdetta dell’abbonamento al canone Rai, tramite un’apposita comunicazione scritta che può essere inviata tramite raccomandata a/r all’indirizzo:
Agenzia delle Entrate S.A.T Sportello Abbonamenti TV – Ufficio Torino 1 c.p. 22 – 10121, Torino.
La disdetta sarà effettiva al momento della valutazione della richiesta presentata, che deve essere perfetta in ogni sua parti, pena l’annullamento della richiesta di disdetta.
Entrando nel merito della questione, è possibile richiedere la disdetta del canone Rai per i seguenti casi:
- Nel caso in cui l’utente decide di cedere a terzi tutti i propri apparecchi capaci di ricevere i canali audio e video nazionali. Sarò necessario inviare, oltre alla richiesta di disdetta, anche i dati della persona che avrà i dispositivi e una dichiarazione dove viene esplicitamente dichiarato di non essere più in possesso degli apparecchi.
- Nel caso in cui l’utente dichiarasse di non avere in proprio possesso nessun apparecchio e dichiarando, mediante comunicazione scritta, l’errore per il fatto di aver presunto la presenza di una televisione nella sua casa.
- Qualora l’utente richiedesse direttamente il suggelamento TV, pratica che non permette di utilizzare gli apparecchi televisivi che saranno avvolti in speciali involucri. Oltre alla disdetta, è necessario inviare il pagamento a mezzo vaglia postale di 5,16 euro (per ogni apparecchio) all’indirizzo Agenzia delle Entrate Direzione provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1, Casella Postale 22, 10121 Torino.
- In caso di furto o rottamazione di una TV: è necessario inviare all’agenzia delle entrate il modulo per la richiesta di recessione e la copia della denuncia del furto o della ricevuta di rottamazione.
Disdetta canone Rai per decesso intestatario
Vediamo nel dettaglio come procedere quando si ha necessita di fare la disdetta del canone Rai per decesso dell’intestatario.
In caso di decesso dell’intestatario dell’abbonamento Rai, gli eredi potranno chiedere la variazione nominale per l’intestazione, mediante una comunicazione scritta comprendente il codice fiscale e le generalità. È possibile, altrimenti, chiedere la chiusura dell’abbonamento, segnalando la data e il luogo del decesso. L’indirizzo al quale inviare la raccomandata a/r è:
Agenzia delle Entrate Direzione provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1, Casella Postale 22, 10121 Torino.
Moduli necessari per disdire il canone Rai
I moduli necessari per la disdetta del canone Rai possono essere reperiti Cliccando qui